Questo è un approccio relativamente recente, per affrontare insieme alla coppia i conflitti della relazione, lavorando più sulle disarmonie o le matacomunicazioni, che non sulle evidenze caratteriali del singolo. Per poter avere una qualche probabilità di successo si consiglia di operare con una coppia dove nonostante i problemi in essere, che possono essere anche rilevanti, l’alleanza affettiva non sia ancora gravemente compromessa. La coppia inoltre deve mostrare una certa propensione a collaborare col terapeuta e fra di loro, alfine di raggiungere un obbiettivo comune e riconosciuto e cioè il ristabilimento della funzionalità ed armonia della coppia. Quando il risultato positivo viene raggiunto il vantaggio è che la coppia, una volta superata la crisi, può scoprirsi più forte di prima. Talvolta la terapia di coppia viene proposta per superare dei problemi di natura sessuale, quando da una parte o dall’altra si ha una situazione di sofferenza dovuta al fatto che la sessualità nella coppia è gravemente insufficiente o addirittura assente. La terapia di coppia, come la moderna sessuologia insegna, può divenire l’unica strada da percorrere per uscire dalla sofferenza che una vita sessuale frustrante di fatto riverbera su tutti e due.
In questo caso i compiti possono essere non solo psicodinamici ma anche mansionali, si chiede alla coppia di fare alcune cose o compiti che il terapeuta assegna loro, anche di tipo fisico e prestazionale per ritrovare con gradualità un buon funzionamento sessuale. La terapia di coppia ,salvo eccezioni, è considerata una terapia breve. Già 15-20 incontri , la maggior parte delle volte, possono essere sufficienti per riequilibrare la coppia stessa. L’importante e che la coppia non ricorra a questa terapia quando ormai è troppo tardi, quando cioè i legami affettivi sono così allentati da rendere quasi impossibile ricostruire una buona alleanza. Talvolta in ultimo, anche se questo non rappresenta in genere l’obbiettivo dichiarato, in casi ove ormai i percorsi sono compromessi e soprattutto sono presenti dei figli minori,può essere utile farsi seguire da un terapeuta che gestisca, quando altre strade sono precluse, una separazione serena evitando così ulteriori disagi o rivalse ai coniugi o ai figli in particolare. Ma questa rappresenta una eccezione al lavoro che si fa per riunire e non per dividere.