Psicoterapia per Ansia e Panico

La terapia che prediligo per ognuno di questi disturbi è l’approccio cognitivo-comportamentista col Training Autogeno. Intanto diciamo subito che la psicosomatizzazione, che è tipica sia del disturbo d’ansia che dell’attacco di Panico, è negli ultimi anni sensibilmente cresciuta e così pure il numero di coloro che vanno soggetti talvolta all’attacco di panico.

Anche se ne ho parlato diffusamente alla voce attacchi di panico, sarà bene dire due parole su cos’è e come si manifesta un attacco di panico vero e proprio. Mentre il disturbo d’ansia implica una vasta gamma di disturbi più o meno intensi a seconda che il disturbo sia più o meno intenso, caratterizzato da una serie di sintomi che possono variare ed essere presenti in misura più o meno numerosa quali: palpitazioni, tachicardia (battiti con una frequenza 120/150 o più), tremori fini o a grandi scosse, senso di vertigine, sudorazione, sensazione di freddo, parestesie o formicolii, nausea, irrigidimento muscolare ecc..nel caso dell’attacco di panico tutto ciò può essere presente ma in più c’è una consapevolezza (ovviamente falsa) di essere in pericolo di vita e stare per morire, tipica è la paura dell’infarto grazie alla tachicardia, quando si sente il cuore che batte ad esempio 150 volte/minuto. Oppure paura di impazzire e/o di perdere il controllo, sensazione in ogni caso che causa molta sofferenza perché si ha la netta sensazione di essere sopraffatti dai sintomi che il corpo avverte, senza poter far niente per impedirlo, “sensazione di impotenza”.

Abbastanza frequente è anche il ricovero al Pronto Soccorso, dove in genere si viene sottoposti ad un elettrocardiogramma ed una volta che il personale vede che non c’è un disturbo cardiaco in atto, si viene in seguito sottoposti ad una terapia ansiolitica, in genere col Valium per endovena o flebo e dopo un periodo di osservazione, si viene dimessi.

Perché la terapia che prediligo in questi casi è la terapia Autogena e cioè col Training Autogeno e tengo ogni tanto anche dei Corsi appunto di Training Autogeno di gruppo? Primo perché nella mia esperienza venticinquennale ho visto che è quella che da i maggiori e più stabili risultati; secondo perché il metodo del dottor I.H.Schultz è tale che una volta appreso risulta un eccellente strumento, non solo per l’ansia, ma anche per una serie di disturbi di varia natura, attraverso la auto-terapia resa possibile, con apposite formule di Proponimento.

Questo tipo di disturbo, l’Attacco di panico ma anche il disturbo d’ansia che ne è la genesi (in pratica se noi avessimo una scala che va da 1 a 10, il disturbo d’ansia arriverebbe fino a 9 ed a 10 avremmo il picco e quindi l’attacco di panico), potrebbe essere trattato con qualche successo con l’Ipnosi ad hoc , si possono ottenere dei buoni risultati e ciò può essere utile in alcuni casi, per bloccare l’angoscia , ma si dipende comunque dall’ipnotista, invece il Training è Autogeno quindi una volta appreso lo possiamo gestire in autonomia. In qualche misura anche il Rebirthing, tecnica di respirazione, può essere valida, ma spesso non risolutiva e così la terapia psicoanalitica troppo lunga e con molte variabili. Consiglio pertanto una terapia autogena presso un professionista qualificato ad insegnarla e così l’attacco di panico può prima essere gestito e poi sconfitto.